La Polonia e i 70 anni della Liberazione multiculturale dell’Italia

Nessuno sa e neanche il sottoscritto sapeva fino a poco tempo fa, il forte legame che univa l’Italia e la Polonia, paesi completamente differenti a livello culturale, ma che hanno nella loro storia recente, molti punti in comune.

Mentre ero in Erasmus in Polonia, tra le tante persone incontrate, mi è capitato di conoscere all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia amministrato dal Direttore Ugo Rufino e il suo staff, un 93enne polacco Wojciech Narebski. Questo incontro mi ha permesso di creare un parallelismo storico tra questi due Paesi. Il nome ovviamente non vi dice niente, ma questo uomo all’età di 17 anni partecipò, insieme al 2° corpo di Armata Polacca, alla liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Per me è stato un incontro toccate, degno di essere ricordato e in più mi colpì il suo italiano perfetto, la sua lucidità fuori dal comune e in particolare la sua descrizione della campagna di liberazione della costa adriatica a partire dalla Puglia fino ad arrivare alla battaglia di Montecassino, Loreto e Ancona, dove persero la vita migliaia di ragazzi polacchi senza più una famiglia e senza uno Stato dove poter tornare finita la guerra. Sembrava paradossale che quell’uomo ricordasse nomi e cognomi di famiglie delle Marche, dicendomi che più volte è ritornato perchè aveva stretto amicizie con molti italiani.

La storia di quei anni vede la Polonia al centro dell’Europa, prima invasa dalla Germania e quella più recente, con la dominazione dell’ex Urss. La Polonia ha conosciuto momenti drammatici e cruenti durante la sua storia, un paese travagliato e spesso disastrato e ridotto al baratro. Per chi fosse interessato consiglio di andarsi a leggere qualcosa in merito alle vicende di questo 2° corpo di armata polacco o anche fare soltanto un giro al cimitero polacco di Loreto, al quale ho fatto visita di recente, su suggerimento anche di mia nonna, visto il bel ricordo che lei ha nei confronti degli americani e dei polacchi, ricordatomi costantemente durante i sui racconti della liberazione di Macerata nel 1945.

Non è un caso che per i 70 anni della Liberazione il 25 aprile scorso in diretta nazionale Rai, Roberto Saviano, al cimitero polacco di Montecassino, abbia ricordato che la liberazione dell’Italia nel 1945 è stata multiculturale e vi parteciparono i Partigiani italiani, inglesi, americani, australiani, sudamericani e 60mila polacchi.

Mi è rimasta impressa sopratutto la scritta di un soldato polacco che dice: “Per la Nostra e Vostra libertà, noi soldati polacchi demmo l’anima a Dio, i corpi alla terra d’Italia e alla Polonia i cuori.”

Difficile poi descrivere con delle parole, i sentimenti e le emozioni che si provano di fronte all’orrore dei campi di concentramento nazisti ad Auschwitz e  Auschwitz II-Birkenau. Avendo letto i libri di Primo Levi, che con il suo inconfondibile e stupendo stile di scrittura, descrive in modo lucido e dettagliato quei assurdi momenti della storia, vissuta purtroppo in prima persona.
La cosa che forse mi ha colpito più di tutto mentre camminavo, sono stati gli alberi dei viali e quelli che circondano i campi di sterminio, che hanno assistito a tutti i crimini compiuti dai generali SS, che hanno portato alla fine dell’umanità e generato, usando le parole di Hannah Arendt, la “banalità del male”.
Usando le parole del Prof. Levi si può riassumere la visita in questo luogo della memoria, che rimarrà eterno attraverso queste parole:
“Devo dire che l’esperienza di Auschwitz è stata tale per me da spazzare qualsiasi resto di educazione religiosa che pure ho avuto. C’è Auschwitz, quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo”.

Per il resto la Polonia è stata una bellissima esperienza che ho cercato di raccontare attraverso un’analisi fotografia, con un richiamo finale all’Italia, non a caso le due nazioni sono citate nei rispettivi inni nazionali, caso unico al mondo. Inoltre è stata molto formativa vedendo da vicino un paese che si sta liberando dal passato comunista, essendo stata per troppo tempo al centro dello scenario storico del seconda parte del 900′ e che attualmente sta vivendo una ripresa economica simile a quella italiana degli anni 50′.

Potete trovare tutta la galleria completa al nella sezione Portfolio, al seguente link: https://www.gentilimarco.com/wordpress/polonia