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Finirai per trovare la Via, se prima hai il coraggio di perderti

Tiziano Terzani – “Un altro giro di giostra

“Se in quei anni di solitudine avevo imparato qualcosa, a non giudicare troppo, a non reagire secondo meccanismi soliti della ragione, a essere libero dal “conosciuto”, a sentire l’umanità come un tutto unico, a non accettare le divisioni di religione, di razza, di nazione che ci stanno portando alla rovina, questo era il momento di rendere un pò di quel che avevo preso. Sopratutto mi aveva fatto capire che non dovevo dipendere da nessuna idea altrui, da nessun guru e che di ogni cosa dovevo fare io direttamente, sulla mia pelle, l’esperienza.
Ma non occorre andare fisicamente in India, non occorre viaggiare lontano, fuori da sé, per capire. Chi muore davvero di questa sete di sapere non ha che da riscoprire la fonte, la propria fonte. L’acqua è sempre la stessa.
Vivo ora, qui, con la sensazione che l’Universo è straordinario, che niente , mai succede per caso e che la vita è una continua scoperta.”

Una cena e una notte in baita è stata un’esperienza unica che conserverò gelosamente dentro di me. Un grazie sincero alla mia ragazza Marta e al mio pastore, per avermi concesso di poter entrare anni fa, nel suo magico Regno.

Foce di Montemonaco, terra di viandanza e di alchimisti

Antoine de La Sale — Il Paradiso della Regina Sibilla, 1420.

La primavera nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e negli Appennini rappresenta la quintessenza dell’equilibrio secolare tra uomo e natura e ogni metro della sua terra è permeato della storia umana, così come lo sono anche i territori interni delle aree protette. Lo sappiamo, la montagna e i territori marginali, come nel caso della Fraz. Foce di Montemonaco, non hanno un peso politico, ma se nel nostro Paese il voto si basasse sulla rappresentanza territoriale e la disponibilità di risorse naturali, i popoli della montagna sarebbero invincibili in qualsiasi competizione elettorale.

Per aiutare questo processo di recupero dei territori interni e la nascita di nuove forme dell’abitare la montagna, anche l’atto di camminare può svolgere un ruolo importante, attraverso l’escursionismo giornaliero e il trekking di più giorni. Le nostre montagne custodiscono paesaggi meravigliosi, ricchi di natura, cultura storica pagana, precristiana e crisitiana. Il girovagare e perdersi in questi luoghi minimi e del silenzio hanno fatto nascere in me una sensibilità e un amore profondo per l’Appennino e per le persone che ci vivono ogni giorno.

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